da: www.viedellest.eu:
L’ex premier belga Guy Verhofstadt, attuale capogruppo dei liberaldemocratici all’Europarlamento, chiede che l’Ue vari un piano di salvataggio anti-crisi per i Paesi baltici (Lettonia, Lituania ed Estonia).
Anche se questi Paesi sono fuori dall’euro, ha sottolineato l’ex premier in un incontro con la stampa, “è precisa responsabilità dell’Ue intervenire. Non si può aspettare che ad agire siano l’Fmi e la Bers per poi accodarsi”.
Per Verhofstadt, che nei prossimi giorni sarà nei tre Paesi per incontrarne le principali autorità, aiutare gli stati baltici, così come potrebbe essere fatto nei confronti di altri partner in difficoltà, ad esempio l’Ungheria, non vuol dire “cambiare i parametri di Maastricht per l’adozione dell’euro distruggendo la credibilità della moneta unica”. Quanto piuttosto intervenire attraverso la Commissione, la Bce e la Bei per agevolare la loro ripresa e il raggiungimento delle condizioni necessarie per entrare nel ‘club’ dell’euro.
I liberaldemocratici chiederanno all’esecutivo comunitario di presentare entro l’anno una comunicazione sul possibile piano di salvataggio che, propone Verhofstadt, dovrà essere articolato su alcuni punti specifici.
A partire dall’intervento della Bce per fornire liquidità al sistema, così come già avviene con i Paesi dell’eurozona, per passare poi alla concessione di apposite linee di credito da parte della Bei e alla rimodulazione del cofinanziamento necessario per usufruire dei vari fondi Ue (Fse, fondo di coesione, fonti per la globalizzazione).