Che nome dare a quella sensazione che si prova quando si ha tra le mani un oggetto tecnicamente funzionante e in buono stato e, purtroppo, praticamente inutilizzabile? Prodotti e semplici oggetti che all’epoca (mamma mia, mi sento Tutankamon
) della mia generazione facevano parte del quotidiano o rappresentavano un vero e proprio status symbol.
Dovendo far spazio in casa ho, mio malgrado, rimesso mano e ordine alle cianfrusaglie e con mia enorme sorpresa sono saltati fuori oggetti che avevo relegato nel dimenticatoio. In particolare una scatola vuota di mitici cerini, un paio di floppy disk da 5”, una fotocamera Polaroid Supercolor 600, un Walkman della Sony, diverse audiocassette, una assurda telecamera Kodak EKTAR, una pellicola super8, una macchina fotografica Rolleiflex SL35, una macchina da scrivere Olivetti Lettera 35.
Ovviamente non ho nessuna intenzione di vendere, saranno li a ricordarmi com’era il mondo ai miei tempi…

Dovendo far spazio in casa ho, mio malgrado, rimesso mano e ordine alle cianfrusaglie e con mia enorme sorpresa sono saltati fuori oggetti che avevo relegato nel dimenticatoio. In particolare una scatola vuota di mitici cerini, un paio di floppy disk da 5”, una fotocamera Polaroid Supercolor 600, un Walkman della Sony, diverse audiocassette, una assurda telecamera Kodak EKTAR, una pellicola super8, una macchina fotografica Rolleiflex SL35, una macchina da scrivere Olivetti Lettera 35.
Ovviamente non ho nessuna intenzione di vendere, saranno li a ricordarmi com’era il mondo ai miei tempi…