Topic A Richiesta: Gli Italiani E Le Scuole Superiori

la nostra cara co-utente dalla sicilia vuole sapere un po' come si vive l'esperienza nei licei (o istituti superiori) italiani
nonostante il nickname ho deciso di accogliere la sua richiesta e aprire il topic

parlate a ruota libera di professori, materie, aneddoti e quant'altro
appena ho tempo a sufficienza per il romanzo intervengo pure io

Beh...dipende tutto dal singolo istituto...dal dirigente scolastico e dal corpo docente...ci sono quelli che credono nel proprio lavoro-missione, ovvero far crescere culturalmente i giovani , e quelli che oramai pensano solo a "guadagnarsi" lo stipendio non preoccupandosi di come far apprendere ai ragazzi ciò che insegnano!!!

e tu quali hai beccato?

io personalmente ho studiato in un istituto privato e religioso
quindi niente manifestazioni, 32 ore settimanali dalla prima alla quinta, poche gite ecc...
l'assurdo è che gran parte del corpo docente era filo-comunista, in parte ateo, persino omosessuale
figure da tempo sdoganate nella scuola pubblica, ma contraddittorie in quella religiosa

nonostante la notevole penuria di esemplari di genere femminile ho comunque trascorso 5 anni memorabili
non è facile fare un confronto con altre scuole, ma ai tempi ci pesava la minore libertà, la manica più stretta sulle votazioni (per non parlare della maturità, con commissione esterna proveniente da un istituto pubblico, hanno fatto una strage )
sicuramente ci è venuta a mancare un po' di spontaneità, possiamo dire che fosse simile a molte scuole lituane (da quanto ho potuto appurare dai racconti dei conoscenti), niente dibattiti, poche domande agli insegnanti, nessuno stimolo competitivo...

Io mi sono trovato in una fase di "trasformazione" del liceo che ho frequentato...nel triennio ho avuto quei professori che erano definiti i pilastri della scuola, solo che erano oramai anziani e sfiduciati del sistema scolastico e avevano perso gli stimoli. Se da un lato non ho avuto una buona preparazione dall'altro ho vissuto quei 5 anni in maniera indimenticabile, con compagni di classe che sono, a distanza di oltre 20 anni, i miei più cari amici (tu ne hai conosciuto uno la scorsa estate).

L'aspetto negativo di questo rapporto così forte tra ragazzi è stato che eravamo una classe piatta senza stimoli competitivi.